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L’ anestesia è una tecnica necessaria per eseguire non solo interventi chirurgici ma anche procedure diagnostiche che richiedono immobilità, come studi radiografici, endoscopie, agoinfissioni ecoguidate.
In questa struttura l’obiettivo è quello di ottenere un’anestesia bilanciata attraverso l’utilizzo di tecniche combinate quali anestesia generale inalatoria (gassosa), analgesia con infusione ad obiettivo di concentrazione (TCI), analgesia locoregionale neuroassiale ( epidurale, spinale) e periferica ( blocchi nervosi periferici con neurolocalizzatore e infiltrazione locale), il tutto per ottenere il massimo effetto desiderato al minimo dosaggio dei farmaci e quindi al minor rischio di avere effetti collaterali.
Per eseguire queste tecniche la struttura ha a disposizione un monitor multiparamentrico di ultima generazione con monitoraggio completo della funzionalità cardiaca, ossimetria , capnografia, temperatura, pressione ematica non invasiva e pressione arteriosa invasiva; pompe ad infusione volumetriche e pompe a siringa; neuroelettrostimolatore.
Nel momento in cui il paziente viene accolto in struttura verrà sottoposto a visita preanestesiologica con la quale verrà stabilita la classe di rischio e scelta la tecnica più adeguata ad esso e al tipo di intervento chirurgico ed il protocollo farmacologico corretto.
Come in umana così in veterinaria non esiste rischio zero.
La classificazione del rischio anestesiologica “ASA” è la classificazione accettata a livello internazionale che permette di categorizzare il paziente in funzione della presenza o meno di alterazioni organiche o funzionali dell’organismo al momento dell’intervento chirurgico e anestesiologico. Si distinguono 5 classi di rischio.
Allo scopo di valutare la classe di rischio del paziente potrebbero essere necessarie delle indagini diagnostiche quali esami emato-biochimici e prove di coaugulazione , indagini radiografiche, elettrocardiogramma (ECG), misurazione della pressione, fino a visita cardiologica preanestesiologica con ecocardio color doppler.
Il paziente in anestesia ed in fase di risveglio è sempre sotto il controllo di un anestesista con monitoraggio di temperatura corporea , funzione respiratoria , funzione cardiaca , pressione invasiva arteriosa o non invasiva e monitoraggio gas inspirati (multigas).
Si ritiene tassativo il controllo del dolore sia intra che postoperatorio, si utilizzano comunemente analgesici di differenti categorie.
Dopo una sedazione o anestesia Il paziente viene dimesso solo se in condizioni stabili.